Certamente. Condizioni per ottenere da Dio il perdono sono un sincero pentimento per i peccati commessi e il fermo proposito di cambiare condotta di vita. [approfondisci]
In breve, sì. [approfondisci]
No, in nessun caso ha valore sacramentale, né il penitente può ricevere l'assoluzione da un laico. [approfondisci]
La prima forma - riconciliazione dei singoli penitenti - costituisce l'unico modo normale e ordinario della celebrazione sacramentale, e non può né deve essere lasciata cadere in disuso o essere trascurata. [approfondisci]
Secono quanto stabilito dalla Chiesa, sono possibili solo come mezzo straordinario, in situazioni del tutto eccezionali, imminente pericolo di morte, in caso di grave necessità e sempre di fronte ad un Sacerdote. [approfondisci]
Sì: salvo giusta causa, esso è il confessionale. [approfondisci]
Al di là di alcune piccole variazioni, la Confessione si svolge così:
Sacerdote: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tu: Amen.
Sac.: Sia lodato Gesù Cristo.
Tu: Sempre sia lodato.
A questo punto puoi dichiarare il tempo della tua ultima confessione e iniziare l'accusa dei tuoi peccati: devi elencare tutti i peccati mortali (diversamente sarebbe un sacrilegio), compresa la loro frequenza, e, volendo, alcuni peccati veniali. Non serve che tu descriva in dettagli particolareggiati il peccato, basta menzionarlo al sacerdote e accusarsene (ad es. "Ho peccato contro il sesto comandamento", "ho mentito",...). Se vuoi, puoi aggiungere al termine dell'elencazione questa formula: "Mi accuso ancora di tutti i peccati che non ricordo" (per una dimenticanza in buona fede e non una omissione fatta volontariamente!).
Alcuni consigli: ricorda che ti confessi per accusarti dei tuoi peccati, non per giustificarli. È bene che l'accusa sia breve, chiara, completa e frequente. Non lasciarti prendere dagli scrupoli. Vai dritto al punto, a ciò che è disordine nella tua vita e individua il cruccio più grosso che pesa sulla tua coscienza.
Non lasciarti vincere dal timore o dalla vergogna! Il sacerdote è lì per te e già si aspetta che tu, come chiunque altro, abbia peccato. Esamina la tua situazione senza scoraggiarti e affida i tuoi timori e i tuoi dubbi al sacerdote come faresti con Gesù stesso.
Sac.: il sacerdote ti darà gli opportuni consigli e la penitenza.
Tu: recita il Gesù d'amore acceso o l'Atto di dolore.
Sac.: il sacerdote ti darà l'assoluzione: E io ti assolvo dai tuoi peccati nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
Tu: Amen.
Sac.: Sia Lodato Gesù Cristo.
Tu: Sempre sia lodato.
Ricordati di fare la penitenza che ti è stata data dal Sacerdote e di seguire i suoi consigli. Non dimenticare di ringraziare Dio della grande grazia del perdono ricevuto e proponiti di migliorarti per il futuro. E soprattutto pensa sempre a quanto Dio ti ama!
O Gesù d'amore acceso, non ti avessi mai offeso!
O mio caro e buon Gesù,
con la tua santa grazia non ti voglio offendere più,
né mai più disgustarti,
perché ti amo sopra ogni cosa.
Gesù mio misericordia, perdonami.
Mio Dio, mi pento e mi dolgo con tutto il cuore dei miei peccati,
perché peccando ho meritato i tuoi castighi,
e molto più perché ho offeso te, infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa.
Propongo col tuo santo aiuto di non offenderti mai più
e di fuggire le occasioni prossime di peccato.
Signore, misericordia, perdonami.