Gemma caelestis pretiosa Regis,
Norma iustorum, via monachorum,
Nos ab immundi, Benedicte, mundi
Subtrahe caeno.
Tu solum spernens, cor in astra figens
Cogis heredes fieri parentes.,
Vas Deo plenum, repardare fractum
Promeruisti.
Magnus in parvis eremita membris
Vincis aetatem, superas laborem,
Arcta Districtae rudimenta vitae
Fervidus imples.
Strage saxorum puerum sepultum,
Mox ut orasti, prece suscitasti:
Sensus hinc carni, caro sanitati
Redditur aeque.
Iure sub blandae specie columbae
Nesciam fellis animam sororis
Summa stellati penetrare caeli
Culmina cemis.
Ipse post clarum referens triumphum,
Celsa devicto petis astra mundo:
Luce flammantem radiante callem
Pallia sternunt.
Gloria Patri, Genitaeque Proli,
Et tibi, compar utriusque semper
Spiritus alme, Deus unus, omni
Tempore saecli.
Amen.
Gemma preziosa del celeste Re,
norma dei giusti, via dei monaci,
o Benedetto, sottrai noi
dal fango dell’impuro mondo.
Tu disprezzando le vanità terrene, tenendo il
cuore fisso alle realtà celesti, rendi eredi del
cielo quelli che ti obbediscono; Vaso pieno di
Dio, meritasti riparare (quello) infranto.
Grande eremita da giovane,
riporti vittoria sull’età, vinci i travagli;
col fervore adempi gli angusti
rudimenti di una vita aspra.
Con diritto vedi penetrare nell’alto
del sommo cielo l’anima della Sorella,
ignara di amarezza,
nelle sembianze di una dolce colomba.
Tu stesso, in seguito riportando un mirabile
trionfo, vinto il mondo, ti avvii verso gli
eccelsi cieli, i pallii ricoprono il sentiero
fiammeggiante di luce radiosa.
Di là, dolce Padre e Protettore, conferma
anche quelli che guidi con Regola mirabile,
affinché instancabili corrano verso il tempio
della luce e verso il regno della pace.
Sia gloria al Padre e all’unico Figlio, sia
onore e adorazione al Santo Spirito, per
grazia dei quali una sì grande gloria di lode
risplende in Te.
Amen.
Dom Prosper Guéranger O.S.B. (1805-1875)
L'inno Gemma caelestis pretiosa Regis, parte della liturgia vespertina che in onore di san Benedetto troviamo nel Breviarium Monasticum (specie in occasione dell'11 luglio), ripercorre alcuni degli eventi della vita del santo di Norcia come sono presentati da papa Gregorio Magno nei suoi Dialoghi, in parte dedicati alle imprese di san Benedetto.
Per composizione l'inno è fatto risalire all'opera di san Pier Damiani (1007-1072), teologo, vescovo e cardinale italiano, Dottore della Chiesa, nonché monaco benedettino.
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