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Brevetto sancti Antonii de Padua

Ecce Crucem Domini,
fugite partes adversae,
vicit Leo de tribu Iuda,
Radix David! Alleluia, alleluia!

Brevetto o motto di sant'Antonio di Padova

Ecco la Croce del Signore,
fuggite parti avverse1,
Ha vinto il Leone della tribù di Giuda,
la Radice di Davide! Alleluia, alleluia!

[1] forze nemiche

Giuseppe Mincato, Sant'Antonio ed il Bambino Gesú, 1930 c., Santuario di Camposampiero (PD)

Giuseppe Mincato, Sant'Antonio ed il Bambino Gesú, 1930 c., Santuario di Camposampiero (PD).

Orgini del "brevetto" di sant'Antonio di Padova

La tradizione popolare tramanda questa breve preghiera che si dice sant'Antonio avrebbe insegnato ad una donna della città portoghese di Santaren, apparendole in sogno e presentandole la breve preghiera - nota anche come motto di sant'Antonio - scritta su un foglietto.

Le condizioni della donna, presentata come vittima di vessazioni demoniache, conferiscono a questa preghiera il marchio di un esorcismo. Queste le parole che la tradizione riferisce siano state di sant'Antonio: «Destati, o donna, e custodisci questa preghiera che ti dono, la quale ti libererà da ogni vessazione diabolica». Anche noi possiamo usare questa breve preghiera, in latino o in italiano, per aiutarci a superare le vessazioni e le tentazioni che sono presenti nella nostra vita.

Con l'appoggio dell'ordine francescano la preghiera si diffuse rapidamente, spesso vergata su foglietti che imitavano le fattezze dell'originale. Al successo della preghiera contribuì papa Sisto V (1585-1590), francescano, che ne fece scolpire una versione sulla base dell'obelisco fatto erigere in Piazza San Pietro a Roma, ancora oggi visibile.

Brevetto o motto di sant'Antonio di Padova

Brevetto o motto di sant'Antonio.

Il brevetto o motto di sant'Antonio inscritto sull'obelisco di Piazza San Pietro, Roma

Il brevetto o motto di sant'Antonio inscritto sull'obelisco di Piazza San Pietro, Roma.